lunedì 22 dicembre 2008

E' COMINCIATO L'ASSEDIO di Fabrizio Fornaciari




La campagna elettorale da poco conclusasi, ci ha tenuti impegnati e non ci sono stati aggiornamenti sul nostro blog, ce ne scusiamo con tutti voi e vi lasciamo a questa riflessione.




E’ passato qualche giorno dalla notte dello spoglio elettorale che ha consacrato Gianni Chiodi nuovo governatore della Regione Abruzzo. Gianni Chiodi sindaco di Teramo, tecnico prestato alla politica che deve diventare sindaco d’Abruzzo per continuare, come ha ben dimostrato in questi quattro anni da sindaco, un’opera fatta di decisioni, buongoverno e fatti concreti: ciò che più interessa i cittadini aldilà delle ideologie e delle appartenenze.
Un Gianni Chiodi che ha vinto anche nella nostra Roseto, battendo non solo il candidato avversario Costantini ma anche e soprattutto il modo di governare della coppia Di Bonaventura- Ginoble. Crolla così un laboratorio politico del centrosinistra abruzzese, tale è considerata la nostra città dopo la schiacciante vittoria nelle scorse elezioni comunali da parte della coalizione del Sindaco Di Bonaventura.
Facendo un’analisi dei voti presi dalle liste a sostegno di Costantini, su 4.565 voti il Partito Democratico ne ha presi 2.275 pari al 24,70% del totale, grande successo ha avuto l’Italia dei Valori con 1.747 voti pari al 18,97%, non si avvicina al 5% nessuna delle altre liste. Una sonora sconfitta per il PD considerando anche che in questa competizione era impegnato il candidato rosetano Guerino Prosperi.
Nonostante l’astensionismo, oltre 9.000 rosetani non si sono presentati alle urne, può cantare vittoria il centrodestra. Qui Gianni Chiodi prende 1.119 voti in più delle liste che lo sostengono. Il Popolo della Libertà è il primo partito a Roseto con 2.427 voti. Tra il totale delle preferenze espresse e i voti alla lista del PDL c’è una differenza di 680 voti, cioè 680 elettori non hanno espresso alcuna preferenza per i candidati consiglieri votando semplicemente Chiodi. Segnale che ci deve far riflettere: i cittadini apprezzano chi sa effettivamente amministrare; inoltre i rosetani, anche quelli di centrosinistra, hanno compreso l’occasione storica di avere finalmente un governatore della nostra provincia per far contare di più il nostro territorio rispetto allo strapotere esercitato fino ad ora dall’asse Chieti – Pescara.
Questo successo deve dare al costituente Popolo della Libertà di Roseto quello stimolo in più a radicarsi meglio nel territorio, ad ascoltare i cittadini, le categorie: commercianti, professionisti, studenti, lavoratori e dare loro la dovuta rappresentanza, ad arrivare anche nei quartieri e nelle frazioni più periferiche fino ad oggi monopolizzate dalla sinistra.
Insomma la destra è chiamata dagli elettori ad operare un vero e proprio assedio alle mura un po’ ammaccate che difendono il sistema di potere su cui si regge il Partito Democratico a Roseto. Ma nonostante le ammaccature, le mura resistono ancora e per buttarle giù è necessaria la spinta e il sudore di tutti.
Si apre una fase nuova, caratterizzata dall’ingresso della lista “Liberalsocialisti” nelle file del centrodestra che sicuramente non passa inosservata (hanno totalizzato 1.520 voti pari al 16,50%).
Ora questo ampio fronte che va da Alleanza Nazionale fino ai socialisti deve trovare una sintesi sulle idee, le azioni, i programmi e gli uomini che siano la valida alternativa al gruppo che da troppo tempo “regna” sulla città, bisogna portare avanti l’assedio fino alla fine, senza indugi e senza risparmiarsi solo così potremo realizzare ciò che fino ad oggi ci è sembrato solo un sogno.




Per consultare i risultati delle elezioni regionali del 14 e 15 dicembre nel Comune di Roseto degli Abruzzi vai su www.comune.roseto.te.it