lunedì 26 aprile 2010

Giornate di studio, "Orizzonte di valori" Ocre (AQ) 30 Aprile-02 Maggio

fonte: fondazionenuovaitalia.org

La Fondazione Nuova Italia, in collaborazione con i Circoli della Nuova Italia e il Centro studi Geopolitica.info, organizza alcune giornate di studio per affrontare i temi cruciali dell’attuale dibattito politico-culturale: la trasformazione dello Stato sociale, il rilancio del tema della “partecipazione”, il nuovo valore dell’ “identità” e la necessità di una più incisiva politica per la famiglia.
Si tratta di un’occasione per riflettere su come la grave crisi che stiamo affrontando non solo abbia messo in discussione consolidati equilibri economici e sociali, ma abbia anche rotto l’argine in cui il pensiero “unico” teneva compresse le spinte identitarie che si agitavano nell’animo profondo dei popoli. I valori incardinati nel nostro orizzonte – tradizione, identità e bellezza – coniugati con una rinnovata centralità della persona, possono consentirci di costruire una democrazia “attiva” e di dar vita a un nuovo modello di sviluppo in grado di arrestare il declino e di competere nei mari aperti del mondo globale.
La partecipazione ai seminari è a numero chiuso. Saranno accettate un massimo di 70 prenotazioni.


Venerdì 30 aprile

ore 16.00 Arrivo e accreditamento.

ore 16.30 Inizio lavori e saluti delle autorità.

ore 17.30 Radicare un’idea: struttura, programmi e prospettive dei Circoli della Nuova Italia (F. Biava).

ore 18.30 Pausa.

ore 19.00 Presentazione del libro “La Sfida del presente, idee e proposte per il Partito per la nazione” (G. Castellino si confronta con F. dell’Orefice).

ore 20.30 Cena.

Sabato 1 maggio

ore 10.00 Partecipare per competere (M. Castro).

ore 11.00 La famiglia al centro della Comunità nazionale (B. Saltamartini).

ore 12.00 Obiettivo Sud (M. Taglialatela).

ore 13.30 Pranzo.

ore 15.00 Political trainer: nuovi modelli di marketing e coaching elettorale (G. Cuscusa, N. Lanza e F. Padovan).

ore 16.30 Tavola rotonda: Eclissi della democrazia? L’Occidente tra astensionismo, ansie di partecipazione e chiusure oligarchiche (G. Giorgini, G. Natalizia, A. Mellone, G. Sacco e S. Santangelo).

ore 18.00 Pausa.

ore 18.30 Role-playing: contrasto all’agro-pirateria e tutela del Made in Italy. Case history e simulazione (a cura di A. Manzo).

ore 20.30 Cena.

Domenica 2 maggio

ore 10.00 Tavola rotonda: Quale futuro per l’Italia? Le giovani generazioni di fronte alla crisi e all’antipolitica (C. Fidanza e C. Varchi).

ore 11.30 L’identità come categoria politica (G. Alemanno).

ore 13.30 Pranzo.

ore 15.00 Consegna degli attestati di partecipazione.

sabato 24 aprile 2010

LA GRANDE TRUFFA DEL P.R.G. Il centrodestra all’attacco di Fabrizio Fornaciari


Questa mattina presso il salone della Villa Comunale si è svolta una conferenza stampa dei partiti del centrodestra per fare il punto della situazione sulla bozza del PRG presentata recentemente dalla Giunta comunale.
Nel tavolo dei relatori sedevano i consiglieri Di Marco e Norante per il PDL, Marini e Caponi per i Liberalsocialisti, in rappresentanza dei partiti della coalizione vi erano Tancredi (PDL), Pavone (Liberalsocialsti) e Recchiuti (UDC).


Dopo le ultime polemiche sulla bozza del PRG recentemente presentata dall’Amministrazione comunale, l’opposizione interviene nel dibattito con una conferenza stampa. E’ un centrodestra all’attacco che inizia la conferenza stampa con il capogruppo Marini che da subito è un fiume in piena. “Abbiamo convocato questa conferenza stampa per annunciare la nostra decisione di diffidare la Giunta comunale a continuare l’iter di approvazione del PRG. E’necessario bloccare il corso di approvazione impostato erroneamente dall’inizio. Il PRG è uno strumento a disposizione di tutti, bisogna quindi arrivare ad una soluzione condivisa: Roseto aspetta da tredici anni, l’ultimo PRG risale a ben venticinque anni fa. E’ fondamentale quindi prima individuare dove deve sorgere l’area artigianale, industriale, commerciale,ecc… cosa che non è stata fatta in questa bozza”. Scende poi nel particolare “Vi riporto alcuni esempi di cattiva amministrazione che hanno caratterizzato l’azione di governo del PD: il piano antenne inesistente, l’autoporto abbandonato, la cattiva gestione del piano spiaggia e del PAN. Richiediamo dunque che il cammino per la formazione del PRG, strumento urbanistico fondamentale, sia all’insegna della trasparenza e della democraticità. C’è inoltre da sottolineare” conclude Marini “ che Nigro in tredici anni ha prodotto un piano irreale, addirittura su una cartografia errata”.
Il commento di Marini è seguito da Di Marco: “L’amministrazione sta continuando ad agire in maniera indegna, si ricordano ora dopo tredici anni di progettazione di andare ad ascoltare i cittadini: ci viene dunque il legittimo dubbio che si tratti di una mera operazione di campagna elettorale, soprattutto perché in occasione del convegno di presentazione tenutosi al Palazzo del Mare hanno dichiarato che questa bozza è suscettibile di modifiche senza però che si dia la possibilità ai cittadini di presentare le osservazioni”
Continua Pavone che alza il tiro: “E’ scoraggiante assistere a pseudo-riunioni dove i cittadini dovrebbero partecipare alle decisioni, mentre quelli che decidono veramente lo fanno nelle segrete stanze. Le riunioni pubbliche organizzate dalla giunta Di Bonaventura sono solo per fare le promesse elettorali. Tutto ciò mentre il PD è comunque non è legittimato a governare avendo solo il 33% (dato delle ultime elezioni provinciali n.d.r.).” continua ad incalzare Pavone “Lo sportello informativo aperto dall’amministrazione è uno specchietto per le allodole, è uno sportello inutile perché se il piano non è adottato non si può presentare alcuna osservazione. Vi è grande nervosismo degli amministratori visti i momenti di tensione della riunione di Cologna Spiaggia (
http://www.cityrumors.it/2010042215399/teramo/politica/roseto-alla-presentazione-del-prg-arrivano-i-carabinieri.html).
La conferenza stampa prosegue con l’intervento di Norante: “Abbiamo messo in campo una serie di iniziative: in primis la diffida a procedere in quanto l’iter non rispetta la legge regionale sull’urbanistica vigente e contestualmente si richiede di ritirare la bozza. Chiederemo la convocazione di un consiglio comunale straordinario, i cittadini saranno informati capillarmente con l’affissione di manifesti e con volantinaggi sul tema. IL PD ha capito che è cambiato il clima, la gente è vicina al centrodestra e quindi stanno facendo di tutto perché l’anno prossimo la città vorrà cambiare”.
Dopo il consigliere del PDL prende la parola il segretario dell’UDC Alessandro Recchiuti che non risparmia critiche sottolineando il nervosismo di questi giorni” L’altra sera a Cologna Spiaggia si è scritta una pagina nera per la storia della nostra città, sono stati chiamati i Carabinieri per impedire la visione di atti protocollati, lo stesso trattamento dovrebbe essere previsto per chi fa visionare le carte nelle segreterie di partito”.
La conclusione è affidata al Senatore Tancredi, neo-commissario del Popolo della Libertà: “ Il Comune di Roseto è riuscito ad innovare l’iter di approvazione del PRG, senza curarsi di rispettare l’iter previsto dalle legge. Non siamo certo contenti di rivolgerci alla magistratura, ma di fronte a questa situazione i gruppi consiliari sono obbligati a prendere provvedimenti. L’opposizione oggi deve domandare ai cittadini se meritano di essere ancora governati da questa amministrazione. Questo strumento non ha alcun disegno progettuale, l’unico obiettivo è di fare clientela per pochi, noi con le prossime iniziative in programma vogliamo far capire alla città di Roseto quale occasione stia perdendo, perciò riteniamo che il Sindaco debba rinunciare alla presentazione del PRG”.

Questi quindi i contenuti della conferenza stampa di questa mattina che vedono il centrodestra incalzare la Giunta comunale. Giovane Italia (PDL) e l’associazione “Il Popolo di Roseto”, nel collaborare a 360° con il Popolo della Libertà e tutto il centrodestra, sono a completa disposizione di tutti coloro che vorranno comprendere meglio quanto accaduto e per costruire una seria alternativa al disastroso gruppo di potere che da troppo tempo controlla e danneggia la nostra città.


Legge regionale N°8171983 “Norme per la conservazione, tutela, trasformazione del territorio della Regione Abruzzo”
http://www.regione.abruzzo.it/xAmbiente/docs/normeMatPian/1LR18_83_Coordinato.pdf
Giovane Italia http://agroseto.blogspot.com
Il Popolo di Roseto http://popolodiroseto.blogspot.com/

lunedì 19 aprile 2010

PRG a Roseto: soliti metodi o rilancio? di Fabrizio Fornaciari


In questi giorni Roseto è in fermento: dopo 13 anni di progettazione da parte del Prof. Nigro è stata presentata alla cittadinanza la bozza del Piano Regolatore Generale, strumento urbanistico fondamentale per decidere il futuro della città.
I comunicati della Giunta comunale e delle opposizioni, il consiglio comunale per la presentazione ed il convegno tenutosi al Palazzo del Mare hanno favorito l’inizio della discussione, uno scambio di idee non solo tra gli addetti ai lavori: in città tutti ne parlano, lo fanno i “tecnici” come gli ingegneri, gli architetti e i geometri ; lo fanno i cittadini che nutrono molte aspettative e lo fanno anche i giovani, soprattutto gli studenti universitari di Ingegneria e Architettura, che si esprimono con grande capacità critica e auspicando che il PRG recepisca i principi di tutela dell’ambiente e di uno sviluppo armonioso.
Insomma Roseto, città spesso sonnolenta e disinteressata alla vita pubblica e alle vicende politiche, ora ha gli occhi puntati sulla bozza e nutre diverse aspettative.
Si sono susseguiti incontri, tavoli tecnici, manifestazioni di piazza, polemiche sulla stampa,ecc…evidente è stata la levata di scudi delle opposizioni (centrodestra e sinistra radicale) in merito al metodo adottato dal monocolore PD per consentire ai cittadini di poter partecipare alle decisioni. La formula è sicuramente “irrituale” in quanto prevede una generica apertura dello sportello presso l’URP del Municipio dal 15 al 30 aprile senza consentire ai cittadini, secondo quanto previsto dall’art.10 L.R. 18/1983 di presentare le osservazioni nei 45 giorni successivi dopo l’adozione (che non c’è neanche stata n.d.r.). Metodo “irrituale” che ne potrebbe inficiare persino l’approvazione.
La continuità amministrativa con cui il centrosinistra ha governato ininterrottamente questa città non ha di certo portato Roseto a crescere da un punto di vista economico, commerciale, turistico, culturale e sociale. L’unica crescita è stata quella dell’espansione urbanistica: disorganica e in certi tratti persino “selvaggia” con pesanti ricadute sociali. Basti pensare a Viale Makarska che rischia di riprodurre la situazione presente in quartieri come “La Piomba” a Silvi.
E’ necessario un cambio di passo, è necessario dare una prospettiva futura alla città, persino voci autorevoli della c.d. “società civile” sottolineano quello che non va e si interrogano sui rimedi: non sono passati inosservati gli interventi dell’Ing. Rocci sul periodico “Piccola Città” in merito all’elaborazione del Piano spiaggia, alla gestione del PAN e all’arrivo dopo 13 anni della bozza del PRG.
Per quanto, tornando al PRG, sia inevitabile che gli amministratori possano avere delle sollecitazioni e prendere determinate decisioni che incidano sull’assetto del Piano è fondamentale che l’impostazione generale sia veramente portatrice di una progettualità per lo sviluppo del nostro territorio: Roseto ha ben altri problemi da risolvere prima di pensare alla costruzione di una torre in prossimità del porticciolo turistico o della installazione di una risalita meccanica (funivia n.d.r.) che colleghi la zona della Fornace Diodoro a Montepagano. C’è bisogno di riorganizzare gli spazi, individuare aree per gli insediamenti produttivi e le aree destinate alla nascita di attività turistico-ricettive che favoriscano una diversificazione dell’offerta turistica presente e non favorire come sempre la c.d. “edilizia di regime”.
Ad esempio si potrebbe individuare un’area per l’insediamento di B&B o di nuovo agriturismi sulle nostre splendide colline, ma per incentivare questa attività è necessario preservare le aree verdi esistenti: anche qui le non-scelte dell’amministrazione sulla Riserva del Borsacchio continuano a penalizzare tutta la città.
Sempre le non-scelte continuano a favorire le città turistiche a noi vicine dove le giunte che si sono succedute negli anni, sia di destra che di sinistra, hanno realmente inciso durante i rispettivi mandati con risultati sotto gli occhi di tutti.
E’ un momento decisivo che deve vedere la massima partecipazione e il controllo da parte di tutti. Il Piano deciderà l’assetto della nostra città nei prossimi anni, può rappresentare un’occasione di rilancio per Roseto e non può trasformarsi in un “assalto alla diligenza” in cui gli amici degli amici saranno accontentati e la stragrande maggioranza dei cittadini rimane con un pugno di mosche in mano.
Oggi la politica è al bivio: la maggioranza dovrà essere giudicata rispetto alle scelte effettuate nella bozza, per ora molto discutibili; l’opposizione, per non rimanere tale, non può limitarsi a contestare ma deve essere alternativa, rilanciare una controproposta per dimostrare in maniera inequivocabile la credibilità dei suoi uomini a governare Roseto e soprattutto tutelare i cittadini affinché non cadano nell’inganno delle promesse elettorali di qualcuno che non verranno mantenute.