martedì 23 novembre 2010

RITORNA ORIZZONTE DI VALORI. Giornate di studio ad Ocre (AQ) 26-28 novembre

Orizzonte di valori. Giornate di studio. II edizione
26 - 28 novembre 2010
Fondazione Nuova Italia - Circoli Nuova Italia - Plus ultra
In collaborazione con il Centro studi geopolitica.info

Ritorna Orizzonte di valori. In vista di questo appuntamento ci sentiamo in dovere di declinare il significato del nome con cui abbiamo scelto di tenere a battesimo la scuola di formazione dedicata alla futura classe dirigente del nostro Paese. È, anzitutto, necessario riflettere sul significato semantico dei termini “orizzonte” e “valore”.
Occorre poi prendere in considerazione sia le interpretazioni potenzialmente disfunzionali di questi termini, che quelle cui, al contrario, desideriamo ispirare la nostra attività politica.
Per “orizzonte” si intende la “linea circolare apparente che segna ai nostri occhi l’incontro del mare o della terra con il cielo”.
Si tratta di un concetto che contiene in nuce l’idea di lontananza e di profondità prospettica.
Il rischio di un malinteso rapporto con l’orizzonte è che le nostre azioni possano perdere il contatto con un obiettivo di lungo periodo, che può sembrare tanto lontano da trasformarsi in utopia risultando, di conseguenza, scollegato dalla pratica politica quotidiana.
Per “valore” nelle lingue romanze si è inteso la “somma di forza, coraggio e virtù”.
Il rischio comportato dalla distorsione economicista del concetto, che ha trasformato questo termine in uno strumento di misurazione quantitativa del bene e del male, è che l’azione fondata sulla base dell’assolutizzazione dei valori segua il principio secondo cui in nome della loro affermazione nessun prezzo da pagare sia mai troppo alto.
Dobbiamo, quindi, guardarci bene da non cadere in una trappola solo apparentemente legata ad un gioco di parole. Il nostro “orizzonte” deve essere ben visibile e, in quanto tale, sempre in grado di presentarci chiaramente l’obiettivo finale verso il quale è necessario concentrare ogni sforzo.
I nostri “valori” devono rappresentare l’elemento distintivo della comunità politica cui apparteniamo, costituendo una forza magnetica grazie alla quale attirare l’intera società italiana.


La partecipazione ai seminari è a numero chiuso. Saranno accettate un massimo di 50 prenotazioni.

Programma:
venerdì 26 novembre
ore 14.30 - arrivo e accreditamento.
ore 15.30 - inizio lavori e saluti.
ore 16.00 - Visione in azione. I valori della destra sociale nel Pdl (intervengono: F. Biava e B. Saltamartini - modera: F. Dell’Orefice).
ore 17.00 - Le basi dell’azione politica: la sussidiarietà (interviene: E. Forlani - introduce: C. Borgia).
ore 18.00 - pausa.
ore 18.30 - Laboratori di coaching e comunicazione (a cura di G. Antinolfi, N. Lanza e F. Padovan).
ore 21.30 - cena.

sabato 27 novembre
ore 9.30 - Affrontare la tempesta. L’attualità della teoria delle élite (lectio magistralis di G. Giorgini - introduce: G. Natalizia).
ore 11.00 - pausa.
ore 11.30 - Esiste ancora il processo politico? Democrazia, governabilità ed equilibrio dei poteri (intervengono: D. Benedetti Valentini, P. Valerio e A. Tisci - modera: M. La Mantia).
ore 13.30 - pranzo.
ore 15.30 - Story telling: le nuove frontiere della comunicazione politica.
(intervengono: B. Murgia e A. Fontana - introduce: A. Amorese).
ore 17.00 - Bit e polis. Esistono media indipendenti?
(intervengono: M. Landolfi e G. Sacco - introduce: A. Magliocco).
ore 18.30 - pausa.
ore 19.00 - Declinare l’orizzonte di valori. Aggregazione, militanza e riproduzione della specie.
(intervengono: A. Cochi, L. Facchinetti , C. Fidanza e C. Varchi - modera: S. Merlo ).
ore 21.00 - cena.
domenica 28 settembre
ore 9.30 - Costruire il futuro. Lineamenti del patriottismo ambientale.
(intervengono: L. de Santoli, G. Monastra e V. San Giorgio - modera: G. Agovino).
ore 11.00 - La Nuova Italia nel panorama dei think tank italiani.
(intervengono: F. Panzironi e S. Santangelo - introduce: G. Cuscusa).
ore 12.00 - pausa.
ore 12.15 - L’identità come valore e come progetto (lectio magistralis di G. Alemanno).

martedì 16 novembre 2010

"Non sto con Fini o Berlusconi, sto con l'Italia che vuole vincere, sto con la mia gente" di Fabio Rampelli


fonte: pagina Facebook Fabio Rampelli


Non sto con Fini o Berlusconi, sto con la mia gente. Quella che ha combattuto per affermare una visione spirituale della vita e del mondo, che crede in Dio, un Dio qualunque purché sia, che promuove l'dentità italiana e la difende dall'aggressione di altre tradizioni, culture, religioni che arricchiscono il mondo, tutte rispettabili e bellissime, ma diverse dalla nostra. Il tema di oggi non è più come garantire l'integrazione nella grande stagione dei flussi migratori, ma come preservare le identità, cioè la ricchezza del mondo, nell'era della globalizzazione e nel rispetto dell'integrazione. Emergenza trascurata a causa della 'coda di paglia' figlia della furia totalitaria e razzista del secolo scorso. I veri statisti, se fossero tali, non rinnegherebbero i valori occidentali per avere accesso ai salotti radical-chic, non si arrenderebbero a un destino di mescolanze destinate a peggiorare il pianeta nei prossimi cento anni, ma assumerebbero le azioni necessarie a salvaguardare e promuovere le differenze tra i popoli. La politica dei respingimenti alle frontiere e quella degli ingressi programmati per gli immigrati con regolare contratto di lavoro ribadisce che 'rigore e accoglienza' possono convivere.


Sto con la gente che si emoziona quando una vita scocca, fin dal concepimento, e vuole difenderla anche quando potrebbe scomparire su un letto d'ospedale grazie a un'iniezione, perchè la vita appartiene a se stessa e al Signore.


Sto con la gente che ama l'indipendenza della nostra nazione e non accetta ordini dalle multinazionali dell'energia, che ricorda con ammirazione Enrico Mattei, rivendica gli accordi dell'Italia con Russia e Libia perché fanno risparmiare le famiglie e rendono più competitive le nostre imprese, che ribadisce di non essere una colonia, nè un mercato da saccheggiare e non intende pagare l'energia 100 volte quel che vale. Se ci hanno dichiarato guerra e finanziano i nostri oppositori è il segnale che siamo sulla giusta strada.

Sto con la gente che non crede giusto insegnare il Corano nelle scuole e vuole combattere la segregazione delle donne, anche con il divieto di indossare il velo integrale. Sto con chi ambisce a una giustizia giusta e politicamente neutrale, che desidera un potere giudiziario che sappia essere un ordine dello Stato e non un contro-potere che destabilizza lo Stato. Sto con la famiglia tradizionale, papà, mamma e figli, senza stravaganze, senza adozioni tra persone di uno stesso sesso. Chi è omosessuale ha il diritto di fare della sua vita ciò che vuole ma ha il dovere di lasciare in pace la famiglia e i bambini.

Sto con la gente semplice che quando la sinistra parla sistematicamente bene della destra si disorienta, non capisce, che quando un pezzo di maggioranza vota come l'opposizione si sente tradita e si dispera perchè vede allontanarsi la prospettiva di un 'paese normale'.

Sto con la gente che ha forgiato la sua sensibilità ambientalista scagliandosi contro la speculazione senza compromessi, che si è sporcata i piedi nel fango delle alluvioni, le mani nell'immondizia degli arenili degradati, la faccia sul fumo dei boschi in fiamme nel tentativo di salvarli dagli incendi. L'ecologia della responsabilità contro l'ambientalismo opportunista in giacca e cravatta.


Una domanda s'impone: se la Lega nord usasse il suo ministro degli interni per polemizzare quotidianamente con Umberto Bossi e la sua linea, ne trarrebbe benefici o subirebbe una caduta di consensi? Ha un senso oggi lamentarsi di uno sbilanciamento verso la Lega dopo averla rafforzata assumendo posizioni incomprensibili e attaccando quotidianamente Governo e PdL?


Sto con la mia gente, con quella che quando ha saputo che una signora Colleoni qualunque ha lasciato il frutto dei sacrifici di una vita ad Alleanza nazionale, si è emozionata e si è sentita “orgogliosamente diversa”. L'etica nella politica non è uno scioglilingua... Il fatto che in quella casa di Montecarlo viva il fratello di Elisabetta Tulliani è semplicemente disgustoso. Non è un problema di valore immobiliare, non m'interessano i parametri economici né le rilevanze penali: è disgustoso tradire la generosità e la buona fede di una persona che ti lascia tutto prima di morire, considerandoti la sua famiglia. Se abbiamo pagato campagne elettorali, anche nelle scuole e negli atenei, promosso collette tra squattrinati, calmierato sigarette e pizze con gli amici è perchè sapevamo di essere un Movimento povero di denari ma ricco di valori.

Sto con la mia gente, che ha combattuto una vita per affermare che la sovranità popolare è un valore e i governi li fanno i cittadini con il voto, non i Parlamenti con le imboscate e le congiure. Sto con chi è pronto, ancora una volta, a combattere per sconfiggere i trasformisti e i restauratori della prima Repubblica, quelli che, in odio al Cavaliere, vogliono cancellare diritti conquistati negli ultimi vent'anni e, tra questi, quello di decidere chi debba governare, senza deleghe. Combattere è un destino... facciamo rullare i tamburi, la trincea non è il terreno giusto per laicisti ed atei, la trincea e di chi crede. Non sto con Fini o Berlusconi, sto con l'Italia che vuole vincere, sto con la mia gente.

lunedì 15 novembre 2010

FOTOGRAFIE MANIFESTAZIONE "ABBATTIAMO GLI ULTIMI MURI"

Il muro di cartone

Un momento della manifestazione


Foto di gruppo



Sono disponibili nella galleria immagini le foto della manifestazione "Abbattiamo gli ultimi muri" tenutasi ieri in Piazza della Libertà.




sabato 13 novembre 2010

"ABBATTIAMO GLI ULTIMI MURI" DOMENICA 14 NOVEMBRE GIOVANE ITALIA IN PIAZZA



Roseto degli Abruzzi,lì 12/11/09

Alla c.a. organi di informazione

OGGETTO : COMUNICATO STAMPA

Con gentile richiesta di pubblicazione

Il circolo territoriale di Giovane Italia, movimento giovanile del Popolo della Libertà, in collaborazione con il coordinamento studentesco “Studenti in movimento”, rende noto alla S.V. e alla cittadinanza che Domenica 14 Novembre presso Piazza della Libertà a Roseto degli Abruzzi, dalle ore 16,00 alle ore 20,00 si terrà una manifestazione in ricordo della Caduta del Muro di Berlino. In concomitanza con il ventunesimo anniversario vogliamo, con questa iniziativa, ricordare gli avvenimenti del 9 Novembre 1989 data fondamentale per i popoli europei: la Caduta del Muro di Berlino sancisce la fine dei regimi comunisti in Europa, l’inizio della libertà per milioni di persone oltrecortina e la vera riunificazione di tutti i popoli europei. Nel corso della manifestazione verrà effettuato dai nostri militanti un volantinaggio informativo e verrà eretto un muro di cartone che simbolicamente ricorda il muro che divideva la capitale tedesca.
Quest’anno però vogliamo concentrare l’attenzione anche sui problemi di Roseto.
Sullo stesso muro vi saranno scritte parole e slogan che richiamano vari temi politici e di attualità della nostra città: l’indifferenza che porta molti cittadini a disinteressarsi ai problemi di Roseto, la mala-amministrazione della Giunta Di Bonaventura che è ormai sotto gli occhi di tutti, il degrado in cui versa gran parte del nostro territorio, il costante fenomeno della “cementificazione” che non soltanto ha deturpato il territorio ma è stato sottovalutato tanto da creare zone da considerare veri e propri quartieri-dormitorio,l’emergenza rifiuti (con il relativo aumento della tariffa della Tarsu) di cui è corresponsabile il Sindaco con la sua maggioranza, la mancanza di posti di lavoro, il turismo che sta morendo, l’inesistenza di spazi di aggregazione per i giovani,ecc…
Questi temi rappresentano i tanti muri che devono essere ancora abbattuti, tant’è che il muro di cartone verrà abbattuto per portare all’attenzione di tutti, soprattutto dei giovani, questi gravi problemi che devono essere risolti.
Con la presente si porgono distinti saluti.

Ufficio Stampa
Giovane Italia Roseto degli Abruzzi

mercoledì 3 novembre 2010

Roseto, Concorso Comune per Dirigente I Settore: il PDL chiede massima trasparenza


Roseto degli Abruzzi, lì 03/11/10

Alla c.a. organi di informazione

OGGETTO: COMUNICATO STAMPA

Con gentile richiesta di pubblicazione

Roseto, concorso Comune per Dirigente I Settore: il PDL chiede massima trasparenza

Il prossimo otto novembre scade il bando di concorso, indetto dall’Amministrazione comunale, per il posto a tempo indeterminato per il nuovo Dirigente amministrativo del I Settore “Servizi sociali e culturali, Personale e organizzazione – Servizi scolastici, Sport, Turismo, Edilizia residenziale pubblica (assegnazione alloggi)”.
“In merito ai requisiti per l’ammissione alla selezione previsti nel bando vi è a nostro avviso un ventaglio troppo ampio per quanto concerne il titolo di studio che il candidato deve avere: laurea in Giurisprudenza, Scienze Politiche, Economia e Commercio ma anche, su queste ultime nutriamo parecchie perplessità, Lettere, Filosofia, Scienze dell’Educazione, Lingue e Letterature straniere” dichiara Dante Di Marco, consigliere comunale e Vicecommissario PDL Roseto. “Questi ultimi titoli di studio non collimano non solo, nello specifico, con quanto sarà oggetto dell’esame stesso (argomenti di carattere giuridico da trattare sia nella prova scritta che orale) ma soprattutto con le funzioni tecnico-amministrative del ruolo di Dirigente del I Settore. Non vorremmo” conclude Di Marco “che questi criteri poco restrittivi favoriscano “intromissioni politiche” lesive della necessaria trasparenza e della necessità di individuare un funzionario imparziale e all’altezza del lavoro sin qui svolto dalla Dott.ssa Lasca.”
“Inoltre proprio con questo bando di concorso entrano in vigore la modifiche previste dalla Delibera G.C. N°89 del 28 luglio 2010 all’art.4 del “Regolamento degli uffici e dei servizi” per l’individuazione dei componenti della commissione esaminatrice. La Commissione sarà infatti composta attraverso Determina del Dirigente del servizio personale o economico-finanziario.” prosegue Fabrizio Fornaciari, Dirigente provinciale Giovane Italia (PDL) “Però prima della suddetta delibera, nonostante l’entrata in vigore dell’art. 107 del TUEL (D.Lgs 267/00), le opinioni della dottrina e varie pronunce giurisprudenziali tra cui la Sent. Consiglio di Stato Sez. V N°6723 del 28 dicembre 2007 che prevedono il principio di separazione tra potere politico (Giunta comunale) e apparato burocratico (Dirigente), le commissioni esaminatrici per i concorsi per posti in organico nel nostro Comune venivano individuate dalla Giunta Comunale in netto contrasto con il principio di separazione. Una pratica quindi di “intromissione politica” nella nomina dei componenti della commissione che dovrebbe invece essere caratterizzata dalla massima trasparenza ed autonomia. Non stupisce quindi che con netto ritardo la Giunta Di Bonaventura recepisce i principi dell’ordinamento sulla trasparenza non avendone comunque tenuto conto per la composizione della commissione esaminatrice né nel recente concorso per un posto a tempo indeterminato come “istruttore di biblioteca addetto alla catalogazione (Cat.C)” né per il concorso per due posti a tempo indeterminato per “coordinatore della squadra operai”. Entrambi i concorsi sono stati indetti il 03/12/09. Inoltre il concorso per coordinatore della squadra operai ha visto un allungamento dei tempi e ad oggi non ci sono ancora nuove comunicazioni per lo svolgimento.”
Le continue omissioni e i tardivi interventi non solo sono l’ennesima riprova della pessima gestione del monocolore PD, ma soprattutto alimentano non solo in noi, ma in tutta la cittadinanza, legittimi sospetti sulla effettiva trasparenza dell’azione amministrativa del centrosinistra.
Chiediamo quindi che il prossimo concorso e le relative procedure siano caratterizzate dalla massima trasparenza e correttezza e vigileremo affinché tutto ciò avvenga nell’interesse dei cittadini di Roseto.
Con la presente si porgono distinti saluti.




Ufficio stampa Popolo della Libertà
Roseto degli Abruzzi